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di Nelo Risi, con Terence Stamp, Florinda Bolkan, Jean-Claude Brialy, Pier Paolo Capponi, Nike Arrighi
(Italia - Francia, 1971)
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L'incontro fremente fra Rimbaud e Verlaine portato sullo schermo senza fremiti e passioni. Come dire una bottiglia di absinthe, visto il consumo che se ne fa nel film, privata di contenuto alcolico. Due manichini svuotati, malgrado gli sforzi di due bravi attori, di ogni significato interiore; mentre è ovvio che è soltanto quel significato che poteva interessare del celebre incontro. Una ricostruzione d'epoca corretta e di buon gusto, qualche bella fotografia nelle sequenze africane, specie il finale con la corsa disperata della portantina nel deserto, tutta giocata sui bianchi e sui neri, e su poche linee orizzontali. Ma tutto il film è di una freddezza, fotografica appunto, impressionante; oltre che costruito con una macchinosità fastidiosa. Tutto è agitazione sullo schermo, dai due protagonisti all'ultima delle comparse: ma per lo spettatore è un sonno di piombo.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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